Ieri sera si è giocata la prima semifinale dei Mondiali 2018 e per i francesi, non è stata una nuova Waterloo.
Giusto o sbagliato che sia, il campo alla fine ha decretato il vincitore e la Francia si è guadagnata il suo posto in finale.
La lotta è stata accesa, anche perché sembra che tra i due popoli non esista molto amore. In effetti, i belgi sono oggetto di barzellette come da noi era uso con i carabinieri.
D’altra parte molti di loro, diventati famosi, sono poi andati a Parigi come Jacques Brel, Marquerite Yourcenar o René Magritte. Senza poi dimenticare che il più famoso investigatore francese, Il commissario Maigret, è stato inventato da un belga, lo scrittore George Simenon.
Insomma un amore/odio che spesso sfocia in presa in giro. Ieri sera invece è stata competizione vera come lo è stata tra le aziende francesi e belghe di mobili in legno curvato a vapore.
La semifinale di ieri sera ce l’ha fatta ricordare e ci è sembrato il momento giusto per scoprire insieme chi ha vinto questa sfida, secondo la dura e indiscutibile legge del mercato.
I luoghi del contendere: Ath
Il nostro resoconto sulle aziende legate allo stile Thonet in queste geografie, non può che partire dalla cittadina di Ath.
È una cittadina francofona, a 50 Km da Bruxelles, verso il confine con la Francia e la città di Lille. In questo luogo si concentrano le aziende autoctone belghe concorrenti della Gebrüder Thonet e della Jacob & Josef Kohn.
I due leader viennesi sono sempre state presenti sui territori della Francia e del Belgio, sia con negozi nelle maggiori città dei due paesi, sia con importanti partecipazioni alle Esposizioni Internazionali quali Parigi 1867, 1878, 1889,1990 e Anversa 1894.
È però in Belgio che troviamo le realtà più significative, almeno per quello che ci è dato conoscere grazie alla ricerca condotta sino a oggi.

La sedia della Cambier con la doppia forcella tra le gambe
La Fratelli L.& H. Cambier
La prima azienda di cui vi voglio parlare è la Fratelli L. & H. Cambier. È senza dubbio la maggiore e quella la cui produzione è la più facile da riconoscere anche da lontano.
Merito di questo è il brevetto che nel 1892 l’azienda presenta in diversi paesi europei. Si tratta di una doppia forcella, messa in diagonale fra le gambe, e che sostituisce il classico cerchio tipico delle sedie in legno curvato a vapore.
Produttrice di mobili diversi già a metà del XIX secolo, nei primi anni ‘80 diventa una importante fabbrica con circa 700 operai impiegati. Il suo mercato di riferimento è quello francese e americano e i suoi prezzi sono estremamente competitivi.
Interessante è la copertina di un catalogo dei primi del ‘900 che ritrae un elefante appoggiato a una sedia. Dopo il Leone di Napoli della Sautto e Liberale e la Volpe disegnata sul dondolo n. 269, un altro animale viene utilizzato per il marchio di una azienda di mobili in legno curvato a vapore.
Sempre in Belgio, imprese minori
La fabbrica, sotto diverse denominazioni, si trasferirà poco più a sud sconfinando in territorio francese, a Belaimont, e rimarrà aperta fino al 1935. Nel frattempo, il suo successo contamina altre imprenditori.
Nel 1901 apre una seconda società, la Léon Delmée. Sempre ad Ath aveva aperto anche la Herman Fréres & Carton che nei primi del Novecento produce mobili in legno curvato a vapore. Di questa vi mostriamo copertina e pagina di un catalogo del 1912 circa dove troviamo un modello simile alla Fledermaus.
Non è un caso poiché tutta la sua produzione ricalca molto da vicino la produzione della Jacob & Josef Kohn a cui dobbiamo la primogenitura della serie n. 728.
A seguire, la Francia
Delle aziende francesi non si sa molto se non che alcune imprese minori provarono a produrre mobili in legno curvato, partecipando all’Esposizione di Parigi del 1878. Più tardi abbiamo notizia di una azienda più grande, la W. Baumann, con fabbrica in Colombier-Fontaine, vicino al confine svizzero, a 60 chilometri da Besancòn.
Sappiamo che già nel 1911 vince una medaglia d’oro all’Esposizione di Roubaix e che negli anni ’50 produce ancora. Dal suo catalogo vediamo che aveva negozi a Parigi, Lione, Marsiglia, Bordoux, Lille, Nantes e anche in Algeria. La carta da lettera e i cataloghi mostrano sembre due uomini che curvano a forza due alberi appena strappati alla terra.
Alcuni collezionisti belgi hanno giustamente iniziato a collezionare oggetti della fabbriche del loro paese mentre, a oggi, non ho ancora notizia di una stessa ricerca in Francia. Speriamo che qualcuno incominci a cercare materiale anche su queste aziende francesi dui cui, spesso e in particolare per la Baumann, si possono trovare degli oggetti in vendita anche su internet veramente originali.
Belgio-Francia. quale vincitore?
Insomma, questa sfida sembra proprio vincerla il Belgio, non dico a mani basse ma quasi. E come per i Mondiali di calcio, possiamo dire che la storia del legno curvato a vapore sin dall’inizio è stata veramente globale.
Alla fine chi ha davvero vinto è il mercato, unico vero arbitro dell’essere impresa anche nel legno curvato.
Direi che il design con il mobile in legno curvato a vapore è stato il primo linguaggio comune del vecchio continente. E ogni sfida, se condotta con onestà e volontà di fare del proprio meglio, non può che essere benvenuta.
E voi cosa ne pensate? Vi siete mai imbattuti in qualcuna di queste aziende? Vi aspettiamo nei commenti.
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