Ecco un esempio reale di un’expertise che qualche settimana fa ho fatto per un antique dealer di Vienna su un oggetto particolare: la poltrona modello n.6529 disegnata per Thonet da Otto Prutscher.
Il dealer ha trovato una poltrona da restaurare. Conosceva già il modello, sapeva che è un oggetto di valore ma non aveva la documentazione a supporto, necessaria per giustificare il prezzo alla sua clientela. Aveva quindi bisogno di un’expertise e ha chiesto il mio aiuto.
Un gioiello di poltrona
La poltrona modello n.6529 entra nella produzione di serie Thonet nel 1915. La casa madre segnala ai propri negozi e rivenditori il nuovo modello nel suo organo interno Zentral Anzeiger n. 53 del 31 luglio 1915.
Poltrona modello n. 6529
La poltrona fa parte di una nuova serie di mobili disegnati da Otto Prutscher per la casa viennese che vengono mostrati a partire dalla Mostra di Colonia del 1914 e sempre nello stesso anno a Dresda.
Le linee di Prutscher anticipano il gusto corrente dell’arredo e di quello stile Deco tipico in Europa negli anni posteriori alla Prima Guerra Mondiale. Con questi modelli la Gebrüder Thonet intende rilanciare un mercato che aveva esaurito l’euforia per i mobili con le sfere di Hoffmann lanciate sul mercato dalla Jacob & Josef Kohn e copiate in seguito anche dalla Thonet.
La storia di una poltrona Thonet
Purtroppo la maggior parte dei modelli ideati da Prutscher per Thonet (la cui collaborazione risale fin dal 1904) fanno parte di quel mobilio che avrà poca fortuna a causa della guerra.
Alcuni autori segnalano il modello 6529 come progetto di Prutscher per la Villa Rothemberg a Baden costruita dal 1912. In realtà l’unica foto ritrovata presenta due poltrone di questo tipo insieme al tavolino n 8352 e allo scrittoio n.27159 come arredo di uno studio per uomo ideato da Otto Prutscher.
Tale foto è presente nel volume Österreichische Werkkultur nella stessa pagina di una illustrazione dell’ingresso della Villa Rothberger con altre due poltrone Thonet ideate sempre da Prutscher (e mostrate a Colonia) con un tavolino modello n. 8352.
Villa che però non presenta – in pianta – alcun locale studio. La poltrona modello n. 6529 viene poi mostrata nel catalogo Thonet del 1916. La produzione è limitata per pochissimi anni e già nel 1920 non è più presente a catalogo.
Questa poltrona viene prodotta nella fabbrica di Bystrice in Moravia. Ancora oggi al Museo Thonet di Bystrice è presente una coppia di esemplari. Sul mercato antiquario questo oggetto è molto raro. Un’unica coppia di tali poltrone è segnalata alla Mostra di Salisburgo del 2005 con una valutazione di €. 25.000.
Riccardo Lazzareschi
9 Giugno
Buonasera Sig. Giovanni Renzi
ho una chaise longue Thonet mod. 7.500 e vedendo su Internet le poche foto delle varie vendite, ho potuto notare che è praticamente impossibile dare una valutazione di massima , perchè si va alcune migliaia di euro ad addirittura decine . La mia chaise longue ha un problema di paglia di Vienna rotta ovviamente nel pezzo della seduta, mentre quello basculante è sano. Ha la sua etichetta e il marchio a fuoco e dovrebbe essere solo un pò “rinfrescata”. Non le nascondo che vorrei venderla dato che, essendo ormai in pensione e pur avendo fatto il restauratore una vita, la pensione è decisamente bassa e oltretutto nel mio nuovo appartamento non avrei posto dove metterla. La casa d’aste Phillips era molto interessata, ma pretendeva che la paglia di Vienna fosse del tutto originale. Non credo che sia possibile che, dopo più di cento anni, la paglia arrivi fino a noi sana, quando per sedersi , tutto il peso del corpo insiste sempre nel solito punto.
Il mio problema ad ora è il poter dare una giusta valutazione all’oggetto, senza esagerare nel chiedere, ma neanche il contrario. Lei mi potrebbe aiutare?
La saluto cordialmente
Riccardo Lazzareschi
Giovanni Renzi
9 Giugno
Buonasera Riccardo. Per dare un valore ad un modello 7500 è necessario vedere di che modello e di che epoca stiamo parlando. Questa chaiselongue basculante è stata rifatta ancora negli anni Ottanta e Novanta dalla Thonet Germania nel modello senza braccioli. Chiaramente il valore cambia a seconda dell’epoca del manufatto. Servono quindi foto e dettagli. Sentiamoci via email. A presto!