Il prossimo 30 maggio alle ore 14.00 si svolgerà la nuova asta sullo Jugendstil e Secessione Viennese (Jugendstil e Arte Applicata del XX secolo) presso il Palais Dorotheum di Vienna e si preannuncia ricca di oggetti meravigliosi.
Come sempre Josef Hoffmann, Otto Wagner, Michael Powolny e tanti altri sono gli autori di oggetti che spaziano dalle ceramiche alla gioielleria ma il vero protagonista è Otto Prutscher. Sue sono anche le creazioni in legno curvato più significative di questa edizione.
Artista eclettico e maestro in molte discipline, Prutscher ha operato in tutti i campi dell’arte applicata fino all’architettura. Gli abbiamo già dedicato alcuni post proprio per la sua rilevanza nella produzione della Gebrüder Thonet di cui è stato una “firma” importante come designer, oltre che amico di famiglia.
Nella prossima asta troviamo suoi vetri, orologi, lampadari, vasi Lötz e alcuni lotti di oggetti prodotti dal leader viennese nel legno curvato.
Ecco dunque la selezione degli oggetti a mio avviso più interessanti e da non perdere. A voi la scelta!
Da non perdere
Ecco gli arredi di cui i collezionisti, alla ricerca di pezzi pregiati, devono assolutamente prendere nota:
⊗ Lotto n. 81:
Otto Prutscher, poltrona Gebrüder Thonet modello A848
Il lotto n.81 è una poltrona modello A848 del 1925 disegnata da Otto Prutscher. Abbiamo già visto un modello come questo nell’asta del 4 dicembre 2017 ma è rimasta invenduta.
La descrizione del catalogo è errata perché la datazione corretta è 1925 e non 1910.
Del resto, le forme che richiamano il Déco ne sono una ulteriore conferma così come i raccordi a ventaglio tipici della sua produzione degli anni ’20.
⊗ Lotto n.83:
Otto Prutscher, specchiera a muro Gebrüder Thonet
Le specchiere sono un oggetto particolarmente amato dalla linea curva. Qui troviamo in asta un modello utilizzato nell’arredo del Café Heinrichshof a Vienna. Modello che ricorda quello già visto in asta
Il settore Ho.Re.Ca., cioè degli arredi dei luoghi pubblici, è uno dei cavalli di battaglia della produzione in legno curvato e uno dei motivi della sua rapida diffusione a livello planetario. I famosi caffé viennesi ne sono un classico esempio, ma non solo.
Magda Pfabigan, la giovane esperta dello Jugendstil e e delle Arti Applicate del XX Secolo di Dorotheum a Vienna, data lo specchio nel 1911, per analogia alla data indicata sull’immagine del caffé.
In verità, osservando gli arredi sembrerebbe che il periodo fosse più tardo ma mi riservo di verificare nella documentazione storica.
⊗ Lotto n. 89:
Otto Prutscher, 6 bicchieri della k.k. priv. Krystallglas-Fabriken
I bicchieri di Otto Prutscher riescono sempre a sorprendere. Anche a fine maggio ne vedremo vari modelli in asta.
Abbiamo scelto questo set perché normalmente si trovano in versione singola. Di questo modello in questo otto ne vengono proposti ben 6 e sono davvero straordinari.
⊗ Lotto n. 90:
Otto Prutscher, vaso prodotto da Johann Lötz Witwe
Sempre a conferma dell’essere un artista davvero eclettico, ecco un vetro d’arte magnifico, disegnato da Prutscher e prodotto dalla famosa manifattura Lötz.
Talmente bello da essere esposto in una vetrina di una stanza alla Kunstschau del 1908 a Vienna. Un abbinamento esaltante che anche noi abbiamo proposto sempre nella mostra di Milano, ospitando la collezione di vetri d’arte di Donata Patrussi a firma Charles Schneider, Le Verre Français.
⊗ Lotto n. 36:
sedia Gebrüder Thonet n. 511
La sedia n. 511 viene presentata sul numero di Zentral Anzeiger dell’8 ottobre 1910, insieme alla versione poltrona. Nello stesso numero appare la sedia che Josef Urban utilizzerà per il Paul Hofner Restaurant.
È un modello che riscuote da subito un buon successo tanto che viene proposta e inserita in progetti legati al contract. Il Grand Hotel a Salò sul lago di Garda ne è un esempio.
Il decoro dello schienale viene ripreso anche dalla Società Anonima Antonio Volpe in uno dei suoi modelli.
⊗ Lotto n. 37:
specchiera psiche Gebrüder Thonet n. 3
Interessante questo modello dei primi del ‘900 dove la curvatura del legno in sezione quadrata sposa perfettamente il gusto Jugendstil dell’epoca.
Un aspetto distintivo che pochi conoscono è la qualità delle parti metalliche di questi oggetti che, oltre ad essere particolari, sono sempre di alta qualità.
Qui si possono vedere nell’elemento che sostiene lo specchio e ne consente il movimento basculante rispetto alla base.
⊗ Lotto n. 178:
poltrona Gebrüder Thonet n. 1006 (poi 6506)
Davvero un modello particolare questo della Gebrüder Thonet.
Nonostante l’aspetto piuttosto originale, si trova nella pagina del catalogo del 1904 dal titolo Poltrone Moderne, da noi attribuita ad Adolf Loos.
La seduta si affianca ad altre 11, tra cui la n. 1009 e la n. 1010, esposte in galleria nella nostra mostra a Milano.
Come segnalato, la datazione della seduta è sicuramente antecedente al 1904 :
nel primo numero di Zentral Anzeiger del 1903 viene infatti presentata la poltrona n. 1009. Essendo la numerazione dei modelli progressiva, la n. 1006 è per certo antecedente.
Ecco perché la documentazione storica è così importante per dare una garanzia di autenticità e di datazione. E quando si parla di expertise, questo diventa passaggio il presupposto fondamentale.
Insomma un’asta davvero ricca e interessante che vale la pena di seguire per tutti gli appassionati. E voi, avete visto qualcosa che vi piace particolarmente? Come sempre, vi aspettiamo nei commenti.
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