Alessandro e io siamo appena tornati da Vienna con un oggetto bellissimo e mai visto. Si tratta di una fioriera Thonet modello n. 35.
Completa delle sue vaschette, è veramente un oggetto straordinario. Poi le fioriere sono sempre state la mia passione.
La prima fioriera che ho avuto l’ho trovata in un mercatino a Parigi, a Le Bourget. Ero in treno e ho dovuto comprare un cacciavite per smontarla e creare una valigia con della carta e dello spago per poterla portare sul TGV.
Erano gli anni Ottanta e ai tempi, oltre a studiare, avevo un banchetto al mercato domenicale di Bollate, nell’hinterland milanese. Quando ho visto venderla altre tre volte tra commercianti nel giro di poche decine di minuti ho capito che era un pezzo molto raro. Ma ormai l’avevo venduta.
Fioriere Thonet: in legno lamellare (a sin), modello n.1 (al centro) e modello n.3 (a dx)
Il cliente chiede, l’azienda risponde
Era una fioriera Thonet n. 1, di colore biondo. Questo oggetto ha una storia particolare, che ci dice molto sulla capacità imprenditoriale dei fratelli Thonet e delle ragioni alla base del successo straordinario della loro azienda.
Riguarda una corrispondenza tra i fratelli Thonet, tra Amburgo e Bistritz, in Moravia, dove la Gebrüder Thonet ha la sua prima fabbrica di oggetti in legno curvato a vapore.
Dalla Germania, uno dei fratelli scrive che i tedeschi ricercano delle fioriere. Dopo una settimana August risponde dicendo che sono in grado di soddisfare questa esigenza con la prima fioriera della loro storia.
Hanno preso il basamento della toilette n.1 e hanno montato un vascone. Un esempio illuminato di ascolto del mercato e di risposta in tempo reale. Di eccellenza imprenditoriale insomma.
Effettivamente Berlino è stato il luogo dove ho trovato più fioriere nella mia carriera. Alla fine degli anni Novanta ho trovato un antiquario dove sono riuscito a comprare 5 modelli diversi. Credo che non mi potrà mai più accadere una cosa simile.
La splendida fioriera Thonet n. 35
Fioriere per tutti i gusti
Il modello n. 35 appartiene a quella famiglia di fioriere Thonet che non hanno un vascone di legno che nasconde il piatto di lamiera stagnata. Qui è formato da tre anelli distanziati da piccole sfere che lasciano intravedere il colore dello vascone stesso.
Di questa tipologia mi è capitato di trovarne una a Trieste sempre alle soglie del 2000. Il modello n. 31. Forse la più strana e moderna fioriera tra i modelli Thonet.
Thonet fioriera n. 34 (a sin) e nel catalogo, la moderna fioriera n. 31
La fioriera n. 1001 della Kohn
Non bisogna dimenticare le aziende concorrenti. La Jacob & Josef Kohn ad esempio è la società che più inserisce fioriere a più livelli fino dalla esposizione di Filadelfia del 1876. Così come la Fischel, copiano il modello n. 1 ma, mentre la Fischel esce con un modello abbastanza rustico, la Kohn si differenzia.
Crea infatti un supporto ai 3 nastri che alzano la fioriera, trovando un nuovo rapporto (perfetto) tra larghezza e altezza. Un modello bellissimo che mi è stato regalato e che ora purtroppo non ho più.
Non solo genio creativo ma eccellenza industriale
Un’ultima fioriera che vale la pena di evidenziare è il modello n.4, creato utilizzando lo schienale delle sedie n.18 capovolte e tagliate in un fascio di rara eleganza.
Vi ricordate quando vi abbiamo parlato di produzione modulare come fattore critico di successo nella storia delle imprese del legno curvato? Ecco un esempio perfetto.
La fioriera Thonet n.4 e la sedia n.18, esempio di produzione modulare
Ovviamente ricordatevi di bagnare le piante perché la bellezza di questi oggetti non basta a mantenerle in buona salute. Occorre solo una minima attenzione e potrete godervi al massimo la loro meraviglia. Insieme alla vostra attuale o prossima splendida fioriera in legno curvato.
Siete pronti ad averne una? Vi aspettiamo nei commenti.
paola
5 Febbraio
Salve, bellissime le fioriere!!! sono in vendita? quali modelli?
Manuela Lombardi Borgia
6 Febbraio
Ci siamo sentite via mail e la ringrazio di nuovo per averci scritto. Le fioriere sono oggetti splendidi e fanno venire tanta voglia di Primavera. A presto
Frida Hojrup
28 Gennaio
Lo stato di conservazione in cui si trovavano divanetto e sedia a dondolo delle sedie viennesi che abbiamo restaurato , probabilmente risalenti all’inizio del secolo scorso, era abbastanza precario e il restauro si prospettava piuttosto impegnativo. Tuttavia, le linee sinuose e leggere delle strutture in legno curvato, tipiche della progettata da quest ultimo a inizio ’800, invitavano al recupero delle due sedute in paglia .