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Si tratta della prima concorrente (o una delle prime) della Gebrüder Thonet, con prodotti che, per anni, sono stati attribuiti dal mercato antiquario alla stessa fabbrica fondata da Michael e dai suoi 5 figli.
E sono proprio della Neyger le sedie che mi hanno fatto incontrare Alessandro per la prima volta. Pensare che si tratta di oggetti particolarmente rari rende questa storia ancora più singolare. Da primato insomma.
Ma andiamo per ordine e cominiciamo dall’inizio.
Incontri e scoperte in linea curva
È il 2002 e Alessandro mi contatta per 4 sedie a cuore in legno lamellare. Un modello molto bello e ricercato presente anche al Museo di Boppard.
Lui aveva iniziato da poco a cercare oggetti in legno curvato, le sedie le aveva trovate al mercato di Piazzola sul Brenta. Lo stesso mercato che abbiamo visitato il giorno dopo il nostro corso a Montegrotto.
Gli faccio la mia offerta e un giorno si presenta a Milano e mi vende le 4 sedie. Così ha inizio il nostro rapporto di lavoro, di passione comune e poi di amicizia.
La storia della Neyger non è stata molto approfondita. Il primo a scrivere è stato Peter Ellemberg che ne segnala il nome e propone 5 modelli nel suo famoso libro “Thonet Möbel“.
Elementi distintivi della produzione Neyger
Elementi distintivi della produzione
Nel legno curvato tutti i concorrenti iniziano la propria produzione imitando il leader Gebrüder Thonet ma nel tempo ognuno sviluppa dei propri elementi distintivi. Quegli elementi che consentono a un occhio attento ed esperto di distinguere di primo acchito una produzione dalle altre.
Se provo a fare un calcolo grossolano, gli oggetti in legno curvato che ho incontrato nella mia vita sono qualche migliaia. Un numero significativo per poter dire di avere acquisito una certa esperienza sullo stile Thonet.
A una attenta osservazione, le sedie Neyger si riconoscono in particolar modo dal metodo costruttivo del sedile composto da 4 archi di circonferenza e di altri 8 “tasselli“, in corrispondenza delle gambe.
Altro elemento fondamentale: la sedia Neyger non è fatta solo in legno curvato lamellare ma presenta anche parti in legno massello.
La produzione della Neyger – credit image: http://www.wienermoebel.ch/stuhlgalerie
Le notizie scarseggiano
È comunque ancora un campo poco studiato. Non si conoscono cataloghi e nella letteratura del mobile Thonet troviamo solo un paio di pubblicità.
La notizia più antica è conosciuta grazie a Julio Vives Chillida e alla sua approfondita ricerca storica e di documenti sulla Jacob & Josef Kohn. È infatti sul memorandum del 1876 della Jacob & Josef Kohn che per la prima volta si parla della Neyger.
Un primo concorrente che non può competere con le stesse armi con la Thonet a causa dei brevetti registrati nell’Austria-Ungheria.
Neyger quindi può riprodurre i modelli prodotti dalla Thonet ma solo con una tecnologia ormai sorpassata che non può competere in velocità e qualità di prodotto con il colosso viennese.
Gli oggetti raccontano
Quali notizie ci possono dare i modelli della Neyger? Vedendo ad esempio le sedie n. 14 riprodotte da questo concorrente con un anello fra le 4 gambe, possiamo ad esempio capire che questa produzione è posteriore al 1861, anno in cui la Thonet n. 14 è già presente sul mercato in legno massello curvato a vapore con lo stesso rinforzo tra le gambe.
La produzione Neyger quindi è una produzione tipica degli anni ’60 e anch’essa si può reperire in modelli con o senza anello come le prime Thonet, ma sempre con parti in legno lamellare.
Al Museo di Friedberg sono presenti 4 esemplari di concorrenti del primo periodo di attività della Gebrüder Thonet. Di questi, tre possono essere attribuiti alla Neyger mentre uno, con un rinforzo tra le gambe formato da bacchette tornite, potrebbe essere di un altro concorrente.
La ricerca continua
Ci sono altri produttori di sedie in legno lamellare concorrenti a Thonet? Ovviamente sì. Ne conosciamo alcuni nomi ma non riusciamo ad attribuirne la produzione.
Ne è un esempio le sedie in cui il sedile è formato sempre da 4 archi di circonferenza unite da 4 tasselli di congiunzione.
Altri concorrenti di quegli anni sono la Johann Kukol, Johann Weiss e Donat Kramer. Di chi sarà questa produzione?
Ho già accennato che le sedie Neyger per anni sono state ritenute parte dell’evoluzione della tecnologia della Thonet. Questo ha comportato un grande squilibrio nelle valutazioni del mercato antiquario, un pò come è accaduto per il capolavoro della Società Antonio Volpe, il dondolo n.267 detto Egg Rockingchair. A lui è dedicata la mostra (virtuale) del MuDeFri, il Museo del Design del Friuli Venezia Giulia dove ne raccontiamo la vera incredibile storia.
Insomma, la ricerca sul legno curvato ha ancora tanto da raccontare e da farci scoprire. Ecco perché non ci si può stancare di questa bellissima e affascinante storia ed ecco perché non smette mai di sorprendere. E di appassionare.
E voi, ci siete mai imbattuti in oggetti della produzione Neyger? Vi aspettiamo, come sempre, nei commenti.
La foto in copertina è tratta dal libro “Bugholzmöbel, Muebles de madera curvada, Bent-wood furniture” di Natascha Lara e Wolfgang Thillmann, 2008, Industrias Lara Bisch S.A. – La Paz- Bolivia.
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