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Qualche giorno fa sulla nostra pagina Facebook abbiamo condiviso un post dove Davide Ciliberti, fondatore dell’agenzia Purple&Noise, sostiene che la Design Week sia ormai diventata l’evento più importante della città.
Complice la stagione primaverile che invita a uscire dopo il pieno di nebbia e di inverno, martedì 4 aprile si è aperta la 56esima edizione del Salone del Mobile di Milano, negli spazi di Fiera Milano Rho.
I numeri letti in questi giorni impressionano: oltre 200.000 Mq. di superficie netta espositiva, più di 2.000 espositori di cui circa 650 i designer del SaloneSatellite con un 34% di aziende estere.
Durante i sei giorni della manifestazione sono attesi più di 400.000 visitatori da tutto il mondo, che percorreranno la città in lungo e in largo tra i 1.491 eventi del Fuorisalone. Quest’anno è diviso in 13 percorsi e arricchito di nuovi spazi per via della saturazione delle zone centrali. Come ad esempio la zona di Lambrate/Ventura, che sembra stia attraendo in particolare le nuove generazioni.
Milano capitale del Design
E della cultura del progetto, vetrina d’eccellenza della qualità e innovazione, grazie anche alla sua anima imprenditoriale che afferma la centralità dell’execution nel successo di qualsiasi iniziativa.
Per appassionati di design come noi, evento irresistibile da non poter attendere oltre.
Il primo giorno di apertura della fiera, di mattina presto, sulle scale di ingresso alla metro di Cadorna si era già in coda. Tenaci e votati alla sofferenza da milanesi puri, abbiamo affrontato la calca e siamo riusciti a raggiungere il Salone senza troppi traumi.
Segni di linea curva
Obiettivo: come al Miart, seguire le tracce del legno curvato, alla scoperta della veste contemporanea di questo linguaggio d’arredo senza tempo.
Prime mete dovute, TON, Thonet G.m.b.H. e Gebrüder Thonet Vienna. Le tre grandi che ereditano la storia di Michael Thonet e dei sui cinque figli (probabilmente i veri protagonisti del successo mondiale dell’azienda), utilizzando tre codici molto diversi e ognuno per il proprio verso, fortemente distintivi.
TON (H12 – B03,C04)
L’azienda che sorge su ciò che rimaneva dopo la guerra della fabbrica Thonet di Bystrice, in Moravia, ora Repubblica Ceca, in una sede magnifica, dove lavorano quasi 900 persone.
Con le sue linee nordiche e giovani, leggere ma mai banali. Lo stand minimalista e dai colori neutri ne rispecchia perfettamente il gusto, senza sminuire la grande qualità della lavorazione dei prodotti.
Thonet G.m.b.H. (H05 – E06)
Ecco la tedesca rigorosa, con sede a Frankenberg, una delle sedi storiche delle fabbriche Thonet. Non a caso in uno stand nel colore istituzionale nero.
L’azienda ha scelto di percorrere in particolare la strada del tubolare metallico, il codice di linguaggio con cui Thonet ci ha regalato icone assolute come la chaise longue LC4 di Le Corbusier (in origine Thonet B306) o la Cesca di Marcel Breuer (in origine B32) nata da una serie di elaborazioni del modello di Mart Stam. E ne diventa protagonista.
Gebrüder Thonet Vienna (H20 – D07)
Infine la eclettica torinese GTV, che sceglie di puntare molto in alto, posizionandosi nel design contemporaneo di tendenza, interpretando la linea curva in purezza, con un gusto molto italiano. Lo stand dai colori sgargianti e dai complementi di arredo così originali e belli da riempire da soli tutto lo spazio, si fa notare e attrae.
Targa, l’imbottito di GamFratesi con cui lo scorso anno l’azienda ha vinto il premio di Elle Decor International, domina la scena nella sua versione con i piedini di ottone.
Ma di loro parleremo in dettaglio più avanti.
Incontri inattesi
Sono stati invece curiosi alcuni incontri inattesi che abbiamo avuto con la linea curva, che ci sono piaciuti molto.
Very Wood (H05 – G12)
Innazitutto Zantilàm su design di Patricia Urquiola e Unam su design di Sebastian Herkner, per il brand di Gervasoni specializzato nel contract.
La poltroncina e la seduta lounge, con struttura in frassino curvato a vapore, nella versione con schienale in corda intrecciata, sono molto originali. E anche se presentate nel 2013, ancora molto attuali. Nella Zàntilam in versione naturale si nota il giunto delle parti curve, immaginiamo volutamente.
Tacchini Italia Forniture (H16 – C25)
Produttore di Seveso in Brianza, ambienta i suoi imbottiti con un paravento in paglia di Vienna, una versione di Nebula su design di Pearson Lloyd davvero molto suggestiva.
Per quanto la paglia industriale dia sempre un pò l’impressione “plasticosa”, indubbiamente su questa dimensione acquisisce carattere ed eleganza.
Anche questo è stile viennese nel mondo dell’interior design.
Plank (H20 – D21)
La soluzione che ci ha colpito molto è la sedia Monza Bistro su design di Konstantin Grcic , disegnata per l’azienda di Ora, in provincia di Bolzano.
A lei abbiamo dedicato la copertina di questo post. È forse la proposta più innovativa che abbiamo visto, nel suo unire materiali diversi, perfettamente integrati, ad una elevata qualità di prodotto.
In questo caso la struttura è in faggio verniciato naturale o tinto verniciato nero. Lo schienale è in polipropilene in vari colori. Il sedile è in poliuretano integrale autopellante flessibile, abbinato ai colori dello schienale. Originalità e sperimentazione decisamente ben riuscite.
Sorprese di quasi Pasqua
Concludiamo con due sorprese.
Kriptonite Italia (H12 – E15)
Una presenza antica per un’ambientazione vintage molto attuale: una piantana in legno curvo, a dimostrazione che quando l’antico si unisce al contemporaneo sa creare un’atmosfera unica di grande equilibrio e suggestione.
Se andate sul sito dell’azienda milanese, vedrete che non è nuova a utilizzare la linea curva nelle sue proposte minimaliste in alluminio. Non poteva mancare la B9 ad esempio, semplice ma nobile come Le Corbusier ci insegna.
Expormim (H05 – M12)
Una presenza che trae in inganno. Dall’azienda valenciana, che nasce con una vocazione alla esportazione di prodotti a base di vimini, due poltrone sospese in rattan così perfetto da sembrare legno curvo. Anche noi ci abbiamo creduto.
Insomma, un Salone tutto da scoprire e da farsi sorprendere.
E voi, siete già stati all’evento milanese più importante dell’anno? Salone o Fuorisalone che sia, cosa vi è piaciuto di più? Provate a raccontarcelo nei commenti.
Carla
6 Aprile
Cara Manuela ci vado domani!!! Come sempre sarà un’esperienza esaltante, già lo so. Grazie per il tuo nell’articolo. Carla
Manuela Lombardi Borgia
7 Aprile
Ciao Carla! Preparati al fiume di gente ma ne vale la pena. Mi raccomando, poi raccontaci come è andata e soprattutto cosa ti è piaciuto di più. A presto