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Negli ultimi anni, rimanendo nell’ambito abitativo, forse le maggiori variazioni sono state nell’evoluzione degli schermi e dei televisori. Schermi piatti sempre più grandi che vengono appesi o che hanno bisogno di mobili di grandi dimensioni.
Ma a parte questo, i nostri appartamenti non sono molto diversi da quelli di quando eravamo dei bambini. Se invece pensiamo al periodo della fine dell’800 e del primo ‘900, di cambiamenti sostanziali nell’arredo ce ne sono stati molti.
È infatti in quegli anni che la luce elettrica e l’acqua corrente, presenti in tutte le abitazioni, modificano definitivamente la disposizione e l’arredo nelle case di tutti.
Vienna Felix
Vienna ad esempio può esserci di aiuto. In quel periodo la popolazione cresce di circa un milione di abitanti. Gli edifici di nuova costruzione sono in gran numero anche a seguito della demolizione delle vecchie mura e del Ring voluto da Francesco Giuseppe.
La luce elettrica nelle case non è più una novità. La mobilità è aumentata grazie alla rete ferroviaria, ai tram elettrici e per le strade si incominciano a vedere le prime autovetture come quella dell’erede al trono, l’arciduca Francesco Ferdinando, di cui si favoleggia avere le marmitte dorate.
Nei cataloghi Thonet e delle maggiori aziende di mobili in legno curvato, che mostrano i primi arredi di design prodotti in grandi numeri, i cambiamenti si notano subito. Entrano le toilette da signora e i leggii, scompaiono i portacandele e vengono eliminati i portacatini.
Aumentano le poltrone da scrittoio per i nuovi locali studio all’interno delle abitazioni che saranno oggetto della nostra prossima mostra di Aprile.
I cabinet della Jacob & Josef Kohn
I cabinet della Gebrüder Thonet
L’innovazione dei mobili contenitori
I progetti di Josef Hoffmann, della Secessione e della scuola di Otto Wagner ci mostrano come viene progettato il nuovo spazio domestico moderno.
Soffermiamoci ora sui mobili contenitori, sempre prodotti in legno curvato a vapore. Nei cataloghi di vendita ottocenteschi della Thonet non ci sono tracce di credenze, cassettoni o vetrine.
Nel 1900 la Jacob & Josef Kohn presenta una nuova tipologia di mobili in legno curvato a sezione quadrata: i mobili moderni. Non solo sedute, anche se la poltroncina modello n.715 di Gustav Siegel vincerà la medaglia d’oro in quella Esposizione, ma anche armadi e vetrine. In altri stand di Parigi, sempre nella sezione austriaca, troviamo altri mobili contenitori disegnati da Josef Hoffmann.
Le riviste austriache e tedesche raccontano come viene interpretato l’arredamento della nuova vita moderna. Ancora una volta è Josef Hoffmann che scrive, mostra i disegni dei nuovi spazi e teorizza il proprio credo. In un articolo, “Einfache Möbel” (mobili semplici) scrive infatti che l’architetto/artista, deve:
pretendere con consapevolezza il comfort e rigettare ogni inutile fronzolo.
Josef Hoffmann insegna
Per Hoffmann i mobili devono essere squadrati se non per quelli dove la fibra viene incurvata artificialmente, i mobili in legno curvato a vapore appunto. È interessante vedere come nei suoi disegni i pieni e i vuoti vengano alternati nella costruzione dello stesso mobile.
Hoffmann elenca anche una serie di caratteristiche che i mobili dovranno avere compresa la differenziazione dei colori tra mobili connessi con le pareti o spostabili. Ma ritorniamo ai nostri mobili in legno curvato.
La Kohn è l’azienda che presenta intere stanze arredate alle varie esposizioni dell’inizio del secolo. La tipologia dei disegni di Hoffmann è chiaramente visibile. Gli spazi aperti e chiusi si alternano e le parti chiuse a vetri (con lavorazioni molate) abbondano.
È un nuovo modo di concepire l’ambiente domestico. I servizi da tavola o gli oggetti sono al chiuso ma visibili. Sono oggetti anch’essi di ottima fattura che vengono mostrati, con orgoglio, ai propri ospiti.
Dalla rivista Innen-Dekoration del 1901 e il nostro mobile della Kohn
E se arriva un ospite inatteso?
Nuove tipologie di arredo prendono forma, come ad esempio i divani letto. In un articolo di “Innen-Dekoration” del 1901 viene segnalato un mobile costruito per la stanza della residenza estiva di uno studioso di arte. Disponeva di poco spazio per cui l’interior designer propone la costruzione di questa nuova soluzione per venire incontro alla sua esigenza.
La Jacob & Josef Kohn produce anch’essa un mobile simile che abbiamo trovato e che prossimamente restaureremo. Un oggetto incredibile formato da un divano con una struttura a ponte vetrata. Una modernità davvero sorprendente.
Sfogliando le riviste d’epoca troviamo diversi divani con una tipologia a incasso, tra due armadi o vetrine, ma in questo caso la Kohn fa un passo in avanti, nascondendo completamente il divano (e quindi il letto) dalla vista, in un mobile contenitore.
Gli ottoni sono molto lavorati, “martellinati” e due di questi, delle specie di chiavette, permettono di sbloccare lo schienale e, alla bisogna, di trasformare il divano in letto.
Ci da l’idea che siamo entrati veramente in un’epoca moderna, dove gli spazi sono utilizzati il più possibile, dove si pensa non solo alle case di grandi dimensioni ma anche agli appartamenti contenuti.
Ben presto anche la Gebrüder Thonet e le altre aziende di legno curvato dovranno intraprendere la stessa strada perché la modernità non si può fermare.
E voi, vi siete mai imbattuti in un arredo simile? E soprattutto, cosa ne pensate? Se avete piacere, raccontatecelo nei commenti.
Lo splendido cabinet a cui dedichiamo la copertina è disegnato da Josef Hoffmann per la Jacob & Josef Kohn. L’immagine, così come molte altre presenti nel post, ci è gentilmente concessa dall’amico Wolfgang Bauer della Galerie Bel Etage di Vienna.
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