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Almeno, questo è quello che è accaduto a noi. Manuela poi se ne è innamorata, di una versione in particolare che devo ammettere ha sorpreso anche me.
La stessa cosa è accaduta a un collezionista esperto di legno curvato che abbiamo conosciuto da pochi mesi. Ci sarà un motivo?
La poltroncina Thonet n. 6522 d Marcel Kammerer
Non si può piacere a tutti
Quella di Marcel Kammerer è una figura controversa, ne abbiamo già parlato in un altro post. Come tutte le personalità forti, con tratti molto definiti e un po’ spigolosi, non ci sono mezze misure nemmeno nelle reazioni che scatenano.
Oggi vogliamo ritornare sulla sua figura per un articolo presente su Das Interieur del 1910 in cui vengono fotografati diversi arredi Thonet, tutti attribuiti all’artista di Vienna.
Perché di vero artista si tratta. I suoi progetti e i suoi disegni sono veri e propri quadri e, ricordiamolo, Kammerer termina la sua carriera in Canada proprio come pittore. Non è un caso che le poche critiche alla scuola di Wagner provenissero proprio da chi giudicava troppo legata al disegno e alla bravura nella composizione grafica/pittorica la scelta degli allievi ammessi alla scuola di Wagner.
La poltroncina di Kammerer su Das Interieur del 1910
Arte a tutto tondo
D’altronde l’ammissione al corso del celebre architetto veniva fatta dopo un colloquio tra chi aveva presentato la domanda di ammissione e Otto Wagner. Durava circa 30/35 minuti e in questo tempo, per quanto, Wagner cercasse di parlare di cultura generale, erano le tavole presentate dai futuri allievi gli unici documenti presentati per mostrare il proprio livello di istruzione.
Abbiamo anche accennato alla polemica di Adolf Loos contro i progetti architettonici vincitori dei premi nei primi anni del secolo che, secondo lui, erano oramai valutati come quadri od opere pittoriche e non come composizione e fattibilità architettonica.
In ogni caso Kammerer non ha solo una buona mano nel disegno ma sa spaziare dal progetto dell’arredo all’intera progettazione architettonica.
La poltroncina n. 6522 su Thonet Zentral Anzeiger e nella casa di Otto Wagner
La poltroncina Thonet n. 6522
Tornando all’articolo di Das Interieur notiamo una serie di arredi tra cui spicca la poltroncina modello n. 6522 che è stata presentata ai negozi sul numero 26 di Zentral Anzeiger il 30 ottobre del 1909.
Questa poltrona viene presentata nell’articolo di fronte a una scrivania e diventa presto un modello particolarmente fortunato e ricercato anche per l’uso che ne fa Otto Wagner nella sua seconda villa a Hütteldorf .
Certo deve essere stato una grande motivo d’orgoglio per Kammerer poter vedere che le sue creazioni venivano utilizzate dal suo maestro. Nella villa di Otto Wagner se ne intravedono quattro.
La poltroncina Thonet n. 6528
Io ci sarò e tu?
Pochi mesi più tardi, il 1° luglio 1911, sempre su Zentral Anzeiger (sul numero 31) viene proposta una variante, il modello n. 6528, con lo schienale che presenta un rettangolo imbottito. Sarà uno degli ultimi prodotti di Kammerer per la Thonet.
Nella nostra prossima mostra di Milano presenteremo due versioni di questo modello. Con sedile in paglia e con sedile in compensato. Entrambi molto belli tanto che, a oggi, non riesco a capire quale sia la migliore versione. In verità Manuela ha le idee molto chiare, così come il collezionista.
Da quello che abbiamo notato in anche i nostri gatti prediligano la versione in paglia. Non vi avevo detto che è questa la preferita? In effetti è così.
E voi ci direte il modello che preferite? Noi speriamo proprio di sì.
La versione preferita di Manuela (e non solo…), parola di Toscano
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