Abbiamo assistito negli ultimi anni a importanti premi internazionali assegnati a nuovi oggetti di arredo in legno curvato. La grande esposizione di questi modelli sulle riviste specializzate ha portato naturalmente molti giovani designer a ripensare di utilizzare la tecnologia del legno curvato per la produzione delle proprie idee.
È il caso di Giacomo Moor, giovane designer da sempre appassionato di legno, che presenta le sue nuove creazioni tra Marzo e Aprile, negli spazi della galleria di Luisa Delle Piane.
La sua linea “Vapore” sarà infatti presentata in anteprima dal 31 marzo al 2 aprile al Miart 2017 e subito dopo, dal 4 al 9 aprile, durante il Salone del Mobile presso gli spazi della famosa galleria di via Giusti 24 a Milano.
Linguaggi ritrovati
Negli oggetti di Moor si trovano elementi che ricordano tutta la storia del mobile in stile Thonet, quella in legno curvato e quella in tubolare metallico del periodo Bauhaus.
Le barre di legno vengono trattate nello stesso spessore per tutta la loro lunghezza, come è caratteristica della lavorazione del nostro tempo, diversamente da ciò che avveniva a cavallo dell’800.
Le possibilità odierne per un designer sono, infatti, difficilmente paragonabili con quelle di allora.
In quel periodo le conoscenze tecniche delle piegatura erano da anni di dominio pubblico ed ampiamente diffuse, il che, associato ad una mano d’opera ancora fortemente economica, dava la possibilità all’artista di esprimere pienamente il proprio genio creativo.
Nei primi anni del secolo le maggiori aziende attive nel legno curvato (la Thonet, la Jacob & Josef Kohn, la Mundus, la Società Antonio Volpe) riescono a piegare aste di faggio di qualsiasi sezione o lunghezza.
La Kohn arriva addirittura a produrre modelli con veri e propri angoli eseguiti senza rompere l’asta.
La Volpe a costruire un dondolo con un’asta lunga più di cinque metri, senza discontinuità.
Riescono a modellare il legno come se fosse gomma.
Non siamo quindi ancora ritornati all’utilizzo del legno curvato come all’inizio del Novecento dove il linguaggio creativo aveva superato ogni immaginabile barriera. Ma sono passi importanti.
Sembra che Moor e la Galleria Luisa Delle Piane non abbiano timore di confrontarsi con gli oggetti storici.
Durante il Miart, accanto ai nuovi oggetti, saranno infatti esposti alcuni modelli d’epoca attribuiti a Josef Hoffmann e prodotti dalla Jacob & Josef Kohn.
Insomma, forse si dovrà presto rivedere la storia e dare torto a Ferdinand Kramer.
Il famoso architetto tedesco nel 1929, a seguito di un concorso lanciato dalla Thonet su idea di Adolf Loos, rimasto senza vincitori nonostante le centinaia di idee arrivate da ogni parte del mondo, scrisse la famosa frase:
The Vienna chair festival was over
A distanza di quasi novant’anni il mobile in legno curvato a vapore trova una rinnovata vena di creatività e le attenzioni da parte del mercato. Che sia l’inizio di una nuova storia di successo?
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2 Novembre
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