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Che cosa hanno in comune la linea curva e il suo genio artistico senza pari? Molto, anzi, moltissimo come ci raccontano i film del grande comico napoletano.
In questi giorni, ricorre il cinquantenario della morte di Antonio De Curtis, per l’anagrafe Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte di Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo… detto Totò.
Ecco il nostro contributo al suo genio senza tempo.
Film Totò, Peppino e i fuorilegge – sedia girevole modello Thonet n.3
Il “principe della risata” e la linea curva
Napoli, la sua città, lo celebra con una mostra,“Totò Genio”, dal 13 aprile al 9 luglio, divisa in tre sezioni, ognuna in una sede diversa:
- Al Maschio Angioino come “Genio tra i geni” con disegni e videointerviste.
- Nella sala dorica di Palazzo Reale in “Totò, che spettacolo!” attraverso i costumi di scena e filmati.
- Nel convento di San Domenico Maggiore in “Dentro Totò” tra scena e affetti familiari.
Se siete da quelle parti, vale sicuramente la pena di visitarla e, nel farlo, avrete sicuramente modo di notare che i suoi film sono pieni di oggetti in legno curvato.
Dalle sedie modello n.14, n.17 e n.18 in Miseria e nobiltà, alle girevoli in stile Thonet n.3 in Totò, Peppino e i fuorilegge, ancora alle n.14 in Un turco napoletano fino a un attaccapanni della Società Antonio Volpe in Destinazione Piovarolo. Ma siamo sicuri che ci saranno anche altri esempi.
Film Miseria e nobiltà – sedie modello Thonet n.17
Film Signori si nasce – sedie modello Thonet n.17
I film ambientati a Napoli, e non solo quelli di Totò ma anche quelli con la Loren e Mastroianni o con Bud Spencer, sono pieni di sedie, letti, culle e oggetti vari in legno curvato.
Come d’altronde anche quelli di Charlie Chaplin con il suo Charlot che Totò indicava come suo modello.
Il segno di un’epoca
Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce ma so che bisogna avere fiducia. (Totò dal film Destinazione Piovarolo)
Il segno di un’epoca, ecco cosa è stato il legno curvato. Il linguaggio che meglio ha rappresentato un certo modo di vivere, di pensare, di stare nel proprio tempo. Come il design sa fare quando diventa specchio e interprete del qui, ora, della sua quotidianità fatta di aspirazioni, desideri, passioni e anche sofferenza e miseria.
Ma sempre con il sorriso sulle labbra e la convinzione che ci sia sempre un lato positivo nella vita e che da ogni cosa ci sia qualcosa da imparare.
Del resto il legno curvato è stato protagonista nel Napoletano che ha amato questo codice di arredo in modo particolare.
Il Negozio Thonet era in Strada Chiaia 191/192 a Napoli. La Jacob & Josef Kohn era in Via Gaetano Filangeri (Chiaia), già Largo Garofalo 4/5, mentre la Società Antonio Volpe da Udine aveva il suo rivenditore in Calata Ospedaletto e a Sant’Anna dei Lombardi.
Film Miseria e nobiltà – sedia modello Thonet n.14
Un linguaggio napoletano
Ma c’è di più. Quando la Gebrüder Thonet liberalizza i brevetti nel 1869, tra le aziende concorrenti che iniziano a piegare il faggio in Italia, due sono proprio nel napoletano:
la Wiener, a Santa Maria alle Fontanelle, 118 a Napoli e la S.L. Sautto e Liberale in Via Protopisani, 39°, a San Giovanni a Teduccio.
Quest’ultima negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso arriva ad occupare un’area di 15.000 metri quadrati.
Per molti anni l’etichetta della fabbrica, raffigurante un leone con le zampe su di una sedia, ha indirizzato le ricerche nella zona di Venezia, traendo tutti in inganno.
Non solo: la Sautto e Liberale è una delle imprese a riprendere modelli famosi della Società Antonio Volpe da Udine, tra cui il dondolo n. 269, capolavoro insieme al dondolo n. 267 detto dondolo a uovo, della società friulana. Come lo era Liberale, uno dei due soci fondatori dell’azienda.
Non solo Vienna
Ecco perché il legno curvato appartiene così tanto alla cultura e alla storia quotidiana della bellissima e unica Napoli, che ne ha amato le curve con una passione che ha saputo durare nel tempo.
Non solo Vienna dunque, capitale del legno curvato, ma anche molto di noi e della nostra italianità. Anche di questo avremo modo di parlare più avanti.
Totò ci ha lasciato dei capolavori di umanità che saranno sempre attuali e continueranno a fare ridere e sorridere tante generazioni nello spettacolo che è la vita. E se continuerà a farlo accanto a una sedia in stile Thonet n.14, n.16 e n.18, noi non possiamo che esserne felici.
E voi, diteci, esiste un film di Totò che vi è piaciuto particolarmente? Sempre che sia possibile scegliere. Se avete piacere, raccontatecelo nei commenti.
FrancescoAuciello
15 Novembre
Che dire di un articolo così bello? Non sono un architetto, ma se mi rompono la testa esce la segatura, perché il legno è nel sangue, sono un nipote di Francesco Liberale, il friulano che fondò la F.I.S.C. Sautto & Liberale S.p.A.
Se vi interessa ho dei filmati della produzione e posso fornire copie di documenti societari.
Grazie ancora.
Manuela Lombardi Borgia
16 Novembre
Francesco, ma che bella notizia! E che emozione! Grazie in primo luogo per i suoi complimenti, ci mettiamo subito in contatto con lei. Le mandiamo una email con tutti i nostri riferimenti. A presto!
Quercioli Roberto
18 Febbraio
Buon giorno Sig. Francesco. Mi chiamo Roberto Quercioli ed ho avuto uno studio tecnico sino allo scorso anno e che adesso segue mio figlio, facendo da 41 anni consulenza alle falegnamerie. Ho avuto l’onore ed il piacere di collaborare per due anni con la Sautto e Liberale ed, ovviamente, con i titolari. Inutile dire i ricordi e le innovazioni che ancora oggi mi tornano in mente. Grandi personaggi (e non lo dico a caso) e una grande azienda che per me, di primo pelo a quel tempo, è stata frutto di notevoli esperienze. Volevo solo esternarLe un ricordo e colgo l’occasione per ben salutarLa. Cordialmente QR
Giovanni Renzi
20 Febbraio
Ma che bella testimonianza la sua, Roberto! Perché non prova a mettere insieme questi ricordi, aneddoti, piccoli pezzi di vita vissuta della sua collaborazione in un documento. Quelli più significativi o che si ricorda meglio o che le hanno lasciato qualcosa di particolare. Magari riusciamo a pubblicarla qui sul blog. Ci farebbe davvero piacere perché la storia è fatta di persone e della somma delle loro storie. Ci pensi e ci scriva. A presto
Alessandra Sautto
8 Settembre
Bellissimo articolo, mio padre Renato Sautto ha lavorato per anni nell’azienda di famiglia con i suoi fratelli e sorelle. Complimenti!
Manuela Lombardi Borgia
9 Settembre
Ciao Alessandra, che onore averti qui sul nostro blog! Se non lo hai ancora letto, anche questo post https://legnocurvatodesign.it/napoli-citta-in-stile-viennese/ è dedicato alla storia di questa eccellenza industriale. Pensa che ci ha contattato un discendente dei Liberale. Questa è la magia del legno curvato.
Luigi Sperandeo
16 Ottobre
Buon pomeriggio, sono admin e founder del gruppo di FB Il corpo di Napoli
Recuperiamo nel web ed altrove immagini d’epoca di Napoli e dintorni pubblicandole con note storiche e descrittive . I miei ricordi infantili mi riportano al salone di barbiere di mio padre dove c’era un trionfo di sedie girevoli Thonet credo proprio n°3. Vorrei pubblicare, col vostro consenso, qualche foto d’epoca raffigurante questi modelli e, se esistente, un’immagine magari della fabbrica che è esistita nella zona napoletana dell Fontanelle. Ovviamente daremmo ampia citazione della storia antica e moderna della produzione. Vi sarei grato comunque di un cortese riscontro.
Manuela Lombardi Borgia
16 Ottobre
Buongiorno Luigi, certamente e con grande piacere. Sentiamoci via mail così ci spiega esattamente come possiamo aiutarla. Il mio indirizzo è manuela@legnocurvatodesign.it.