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Gli ambienti da arredare sono uffici, sale d’aspetto, soggiorni e camere da letto della ricca borghesia.
Per il loro gusto, la paglia di Vienna non è congeniale. Occorre un materiale più prezioso, nel quale le ambizioni della nuova classe emergente riescano a trovare perfetta corrispondenza.
Negli oggetti dell’epoca comincia a diffondersi sempre di più l’utilizzo di pelle e stoffe o, al limite, di compensato stampato o traforato. Quest’ultimo ovviamente trattato per essere qualitativamente all’altezza delle aspettative.
Poltrona Jacob & Josef Kohn n.717 attribuita a Koloman Moser
Il fascino del tessuto
Non che questi materiali non si ritrovino anche nella produzione dei mobili in stile Thonet dell’Ottocento ma, a partire dai primi anni del Novecento, l’uso di tessuti e pelle, lavorati con i disegni dei più noti artisti di Vienna, diventano un codice fondamentale.
Tutti i grandi artisti viennesi si esprimono con disegni per tessuti d’arredamento. Parliamo di stoffe per sedie e poltrone, per tende, tappeti, tappezzerie e per abiti. La dimensione di questa forma di creatività dei grandi architetti/artisti dell’epoca è impressionante.
Josef Hoffmann produce oltre 6.000 disegni, Koloman Moser 330, Dagober Peche 2.766, Otto Czeshka 130. Per non parlare di quelli prodotti da Otto Prutscher, Alfred Roller, Carl Witzmann, Marcel Kammerer, Otto Wagner e il dalmata Ugo Zovetti.
Persino il famosissimo sarto Paul Poiret, riconosciuto come il primo designer di moda, dopo aver visitato Vienna nel 1911, scrive di non avere mai visto prima un tale apporto di idee, neppure nella sua Francia.
Di Alfred Roller è la stoffa della nostra rivoluzionaria poltroncina, che attribuiamo a Gustav Siegel. Ne abbiamo appena trovato il disegno originale su un libro dedicato proprio ai tessuti d’arredamento della Secessione viennese e della Wiener Werkstätte, seppur in una diversa palette colori.
Siamo stati davvero molto fortunati a trovarlo.
Autentici disegni Wiener Werstätte
La bellezza ha un grande valore morale perché nobilita l’uomo
A Vienna la direzione della sezione moda e tessuti della Wiener Werkstätte viene affidata a Eduard Josef Wimmer, professore alla Kunstgewerbeschule. Qui, studente, ha avuto come professori proprio Josef Hoffmann, Alfred Roller e Koloman Moser.
Wimmer ama ripetere che nella creazione di un tessuto sia fondamentale il disegno perché esso può modificare l’aspetto della stoffa, facendola apparire ancora più bella di quello che è.
In un impianto geometrico dove il disegno deve ripetersi, il componimento del tema è fondamentale. Ne sono esempi l’uso del positivo e del negativo, di figure geometriche, ma anche naturalistiche, che riprendono temi cari alla cultura giapponese. Fonte di grande ispirazione del periodo liberty.
L’inevitabile usura del tempo
Ma se oggi riusciamo ancora ad apprezzare i disegni e le composizioni, altrettanto non si può dire della varietà dei colori e della loro brillantezza, tanto decantate dai contemporanei.
Le poltrone e le sedie che arrivano a noi dopo cento anni non hanno più le tinte originali, pur mantenendo un fascino particolare. L’esposizione alla luce, ai fattori ambientali o semplicemente il tempo ne hanno modificato definitivamente l’aspetto.
Un modo per ritrovarlo però c’è: basta trovare una poltroncina antica e vedere il colore del tessuto sotto la passamaneria per ritrovare l’originale splendore.
Un ritrovamento fortunato
Ultimamente abbiamo trovato gli arredi di un living, di produzione della Jacob & Josef Kohn, attribuita a Josef Hoffmann. Un tavolo allungabile con otto sedie, un buffet a ponte, un secondo buffet più piccolo, un orologio a colonna, una vetrina, un divano che può diventare un letto.
Questa sala aveva i tendaggi della stessa tipologia, disegno e tessuto dei rivestimenti delle sedie e del divano/letto. Un tessuto con un fondo blu deciso che nelle parti dove aveva preso luce era diventato di un colore giallo-verde sbiadito.
La fortuna è stata che parte di questi tendaggi fossero intatti per cui è stato possibile ricostruire gli imbottiti, ad esempio delle sedie, come se fossero appena stati acquistati.
Sedia J & J Kohn attribuita a Josef Hoffmann ritrova l’originale splendore
Dove trovare i tessuti dell’epoca
Fortunatamente, questo patrimonio di disegni della Wiener Werkstätte non è andato perso. L’azienda tedesca Backhausen, fondata nel 1949, possiede probabilmente il più grande archivio tessile del mondo. Più di oltre 3.500 disegni originali dal momento dello Jugendstil (Art Nouveau), della Wiener Werkstätte e il doppio di molti modelli diversi altri.
Johann Backhausen è uno dei membri fondatori dell’associazione e mette a diposizione di artisti e artigiani i suoi telai e l’esperienza del suo personale. È molto amico di Josef Hoffmann, è suo infatti il disegno del biglietto da visita della ditta tedesca.
Quando nel 1932 l’associazione si scioglie, i preziosi disegni per tessuti vengono raccolti, catalogati e custoditi per arrivare intatti ai nostri giorni.
Nel caso voleste trovare dei tessuti con disegni d’epoca prodotti ai nostri giorni, sono un sicuro riferimento.
Un altro indirizzo che abbiamo trovato in rete è Almerin, un sito tedesco dove potete trovare un’ampia varietà di tessuti. Nella sezione Jugendstil/Art Nouveau ci sono delle schede davvero ben fatte. Peccato siano solo in tedesco.
Provate ad andare a vedere le opzioni a catalogo e diteci quale vi è piaciuta particolarmente. Vi aspettiamo nei commenti.
Tiziana Rusconi
21 Giugno
Buona sera posseggo delle seggiolino che dovrebbero essere Thonet ma sono davvero 8nusuali e… Bellissime. Mi potrebbe dire qualcosa su queste sedie? Allego foto
Tiziana Rusconi
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Paolo Giusti
2 Luglio
Buonasera, dovrei rifoderare la mia Kohn 715.
Ho guardato sul sito Almerin, ma i tessuti sono quasi tutti al 50% sintetici e/o ignifughi.
Non andrebbe bene un velluto di cotone? Grazie.
Manuela Lombardi Borgia
3 Luglio
Buonasera Paolo, andrebbe bene sicuramente. Quello che fa davvero la differenza è il colore e la fantasia scelta. Dove si trova la poltroncina?