Da qualche parte, qualcosa di incredibile attende di essere conosciuto. (Carl Sagan)
Argomenti dell'articolo
Noi ne possediamo un buon numero, persino uno scritto in giapponese.
Gli studiosi e i musei si sono avvicinati alla storia del legno curvato dagli anni ’50 in poi.
La conoscenza, si sa, è alla base di ogni scelta consapevole. Ci aiuta a sviluppare una capacità critica personale e sicuramente a evitare abbagli grossolani.
Gli oggetti di design in questo ci vengono incontro perché sono il prodotto di imprese che hanno una storia documentata. E sono proprio i loro documenti che ci guidano in questa comprensione.
Noi crediamo molto nella divulgazione e nella condivisione della storia di questo meraviglioso e appassionante linguaggio d’arredo. Questo blog è nato principalmente con questo intento.
Ecco perché ho pensato che potesse essere utile scrivere un post dedicato alla bibliografia in italiano, per poi approfondire anche i testi fondamentali pubblicati in altre lingue. Testi che in oltre 30 anni di passione mi hanno guidato e ispirato anche nel diventare io stesso autore.
Niente è più emozionante del partire per un viaggio alla scoperta di nuovi mondi. In fondo noi esseri umani siamo programmati così e con la guida giusta, la magia è assicurata.
I grandi classici del ‘900
Tutte le cose sono belle in sé, e più belle ancora diventano quando l’uomo le apprende. La conoscenza è vita con le ali. (Khalil Gibran)
⊗ Giorgio Santoro: Il caso Thonet, Edizioni Lo Scaffale, 1966
⊗ Giovanna Massobrio, Paolo Portoghesi: La seggiola di Vienna, Martano Editore, 1967
⊗ Giovanna Massobrio, Paolo Portoghesi: Casa Thonet – Storia del mobile in legno curvato, Editori Laterza , 1980 (con riassunto in inglese alla fine)
⊗ Karl Mang, Storia del Mobile moderno, Editori Laterza, 1982
Il primo libro scritto in italiano sui mobili in stile Thonet è quello di Giorgio Santoro del 1966. Il caso Thonet è un libro in bianco e nero che riassume bene i primi due decenni di studi sulla storia Thonet.
La seggiola di Vienna è invece l’opera di Paolo Portoghesi e di sua moglie Giovanna Massobrio, edito da Martano Editore nel 1976. È il primo libro mai scritto al mondo che oltre alla parte descrittiva e alle fotografie introduce la riproduzione di un catalogo. Si tratta del catalogo 1904 della Gebrüder Thonet di Vienna.
Oltre che collezionista e amante della linea curva, l’arch. Portoghesi capisce l’importanza di dare al lettore una visione completa della produzione della famosa fabbrica viennese.
E per questo motivo, a mio avviso, questo libro è l’inizio e la base del collezionismo del mobile Thonet.
Il libro viene ristampato dalla Laterza nel 1980 con il titolo Casa Thonet – Storia del mobile in legno curvato. Sempre in bianco e nero, rispetto alla precedente edizione vengono aggiunti altri cataloghi come appendice del volume: si tratta del catalogo del 1888 della Thonet e di quello della Jacob & Josef Kohn del 1906, la maggiore concorrente del leader viennese, anch’essa di Vienna.
Questo è il primo libro che ho comprato. È stata la mia “bibbia” (e non solo mia) per anni. Era la fine degli anni ‘80, il libro era quasi esaurito e riuscii a trovarne una copia a Bari al negozio della Laterza.
Sempre della Laterza va ricordato anche un libro di Karl Mang, Storia del mobile moderno, in cui un buon capitolo è dedicato al mobile Thonet. Il libro viene pubblicato in Germania nel 1978 in lingua tedesca, la prima edizione in italiano è del 1982. Poi arrivo io.
Dal 2000 in poi
⊗ Giovanni e Chiara Renzi: Curve e Biondi Riccioli Viennesi, Silvana Editoriale, 2000
⊗ Giovanni Renzi: Thonet 14, Silvana Editoriale, 2003 (bilingue Italiano-Inglese)
⊗ AA.VV.: Sedie a dondolo thonet, Silvana Editoriale, 2006 (bilingue Italiano-Inglese)
⊗ Giovanni Renzi: Il mobile moderno, Silvana Editoriale, 2008 (bilingue Italiano-Inglese)
⊗ Manuela Lombardi Borgia, Giovanni Renzi: Società Antonio Volpe, Silvana Editoriale, 2016 (bilingue Italiano-Inglese)
Chi mi conosce lo sa: la mia grande passione è da sempre la ricerca storica. Cercare notizie, andare per mercatini, affondare le mani nei vecchi documenti. E spulciare con pazienza perdendomi un po’ via.
Scoprire oggetti o notizie che fanno scattare qualcosa nella testa. Un collegamento possibile, uno scenario immaginato, una pista da seguire. E il segugio che c’è in me si esalta.
Questa è la cosa che in assoluto mi emoziona e mi riempie di più. Come dice Manuela, è come unire i puntini sulla Settimana Enigmistica e ritrovare per magia la figura completa.
Ora c’è internet ed è tutto più facile, anche se occorre stare molto attenti perché di “fake news” e di millantatori è pieno anche il mondo degli arredi di design. Ma allora, quando ho iniziato io, 30 anni fa, era tutto una grande avventura.
Come sono diventato autore
Il valore delle relazioni
La strada che porta alla conoscenza è una strada che passa per dei buoni incontri. (Baruch Spinoza)
Alla fine le relazioni sono il grande sale della vita. Proprio grazie al web, alla fine degli anni ’90 sono entrato in contatto con Wolfgang Thillmann e con una cerchia di collezionisti e studiosi tedeschi e austriaci tra cui Peter Ellemberg. Peter era già autore di un testo sulla storia Thonet.
Da qualche anno avevo iniziato a fare fotografare i pezzi in legno curvato più importanti che trovavo. Tramite la De Agostini incontro Gianalberto Cigolini, un professionista con lo studio non lontano dal mio negozio di via Washington a Milano.
Un incontro per la vita, una collaborazione e un’amicizia destinata a durare per sempre. È lui a fotografare le immagini di tutti i miei libri. Passati e quelli che verranno.
Il primo libro sfrutta le foto che Gianalberto esegue per la De Agostini per la collana a puntate Il mobile antico. Le notizie che mi arrivano dal gruppo di collezionisti tedeschi erano sconosciute non solo al pubblico italiano ma anche a quello mondiale.
I cataloghi e le etichette, le produzioni sono studiate, misurate e messe a confronto e, per la prima volta, si riesce a determinare l’epoca delle sedie e la produzione con una approssimazione molto precisa.
Il primo libro non si scorda mai
Partecipo a questo coinvolgente studio e lo amplio alla produzione italiana. Nel 2000 esce Curve e Biondi Riccioli Viennesi per Silvana Editoriale.
In calce vengono inseriti tre cataloghi riprodotti anastaticamente : il catalogo Thonet del 1890, un supplemento Kohn del 1907 e un catalogo della Fischel.
Il libro è a colori. Il titolo omette il nome Thonet. Originariamente in copertina doveva esserci una meravigliosa foto di Marilyn Monroe seduta su una Thonet n.18. Ma l’editore ha ritenuto che sarebbe stato fuorviante.
Le persone avrebbero scambiato il libro per un testo sulle curve di Marilyn e non sugli arredi in legno curvato. La sua immagine viene così sostituita da un raro parascintille Thonet.
Due icone: Marilyn Monroe e la sedia n.18 – Image credits: tarahanks.com
Le produzioni successive
Nel 2003 vengo in contatto con la Gebruder Thonet Vienna (GTV) tramite Poltrona Frau che ne ha acquistato la proprietà. Nel frattempo ho formato una significativa collezione di sedie n. 14.
Riesco a convincere l’azienda a organizzare una mostra al Museo di Friedberg sulla sedia archetipo della sedia di design e Silvana Editoriale a stampare un libro-catalogo. Nell’aprile del 2003 esce Thonet 14, storia, evoluzione e imitazioni della sedia più venduta al mondo.
Del 2006 è invece sempre con Silvana Editoriale il volume Sedie a dondolo thonet. Anche qui sono riuscito a radunare foto dalle collezioni sparse in Europa sull’argomento dondoli, pubblicando per la prima volta il manifesto della Jacob & Josef Kohn del 1900.
Può questa storia avere fine?
Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza. (Daniel J. Boorstin)
Se ci seguite da un po’, avete ormai compreso che l’universo in legno curvato è infinito. Per uno “malato” di legno curvato come me la difficoltà è solo quella di trovare un editore, non certo nell’avere un nuovo argomento di cui parlare.
Nel 2008 ottengo ancora la fiducia di Silvana Editoriale e pubblico il libro forse più importante: Il mobile moderno – Gebrüder Thonet Vienna – Jacob & Josef Kohn. Ancora oggi è un vero manuale sul mobile della Secessione, riferimento di musei e gallerie, anche a Vienna.
La base sono le fotografie professionali di anni di lavoro di due mercanti illuminati della capitale austriaca e di uno di Bruxelles che generosamente mi diedero l’opportunità di pubblicarle. Immagini di oggetti rari, alcuni rarissimi, che mai avrei potuto trovare o permettermi di acquistare.
Lo studio che ne segue è appassionante: mi sono chiuso per 4 giorni in una biblioteca in Repubblica Ceca a scannerizzare Thonet Anzeiger, il giornalino interno della Gebrüder Thonet. La base per la datazione precisa all’anno della produzione dell’azienda dal 1903 in avanti.
Altri giorni li ho passati nei musei a Vienna a cercare documenti che hanno ampiamente sconfessato molte delle attribuzioni “commerciali” fatte dal mercato antiquario.
Attribuzioni inventate esclusivamente per vendere a un prezzo più alto grazie al nome di un designer più famoso invece che uno meno “commerciale”.
Non credo mi abbiano molto amato ma tant’è, la verità emerge sempre prima o poi ed è sempre un valore per tutti.
L’ultimo libro del 2016
L’ultimo libro che ho scritto è del 2016. Insieme a Manuela abbiamo ricostruito l’affascinante storia dell’azienda che ha dato origine al design italiano nell’arredo: la Società Antonio Volpe di Udine.
Quella che ha regalato al mondo il dondolo in legno curvato più bello mai disegnato e prodotto, il dondolo n.267 detto “dondolo a uovo”, attribuito a Max Fabiani, fino a 30 anni fa attribuito alla Kohn su disegno di Josef Hoffmann.
Il libro edito sempre da Silvana Editoriale, si sviluppa con un approccio nuovo. Accanto alla catalogazione storica e al reperimento degli oggetti, abbiamo inserito il punto di vista dell’imprenditore e della gestione manageriale.
Perché le aziende di design hanno nella fabbrica una delle loro ragioni d’essere. E il grande successo del legno curvato non è nell’idea quanto nell’eccellenza industriale delle aziende che hanno prodotto questi oggetti. Imprese a cui ancora oggi ispirarsi e da prendere come esempio.
Con Manuela abbiamo anche creato un sito dedicato, con le immagini della collezione che si è ampliata anche dopo la pubblicazione del libro. Una ricerca che prosegue e che ci ha riservato alcune recenti sorprese che abbiamo condiviso con voi. E ne siamo certi, molte ce ne saranno ancora.
I cataloghi più importanti e un calendario
⊗ AA. VV.: Alle Origini del Design, Edizione Lybra Immagine, Milano, 1986
⊗ Giovanni Renzi: Thonet. La nascita del design tra Biedermeier e Secessione viennese, Silvana Editoriale, 2005
⊗ Manuela Lombardi Borgia, Giovanni Renzi: La poltrona moderna. Otto Wagner e gli architetti della Secessione Viennese, Grafiche Aurora, 2018 (bilingue Italiano-Inglese)
⊗ Legno Curvato, Calendario da collezione, 2019 (bilingue Italiano-Inglese)
In aggiunta ai libri, sempre in italiano vi segnalo tre volumi, cataloghi di mostre dedicate allo stile Thonet. Il primo è Alle Origini del Design: mostra tenuta a Milano nel 1986 con un bellissimo saggio di Renato De Fusco, anche se con il grave errore dell’attribuzione del dondolo n.267 a Josef Hoffmann.
Il secondo è il catalogo della Mostra del 2005 al Castello Sforzesco di Milano dal titolo: Thonet. La nascita del design tra Biedermeier e Secessione viennese mentre l’ultimo è La poltrona moderna dello scorso anno, sempre a Milano.
Ultimo ma non ultimo, il calendario 2019: il primo prodotto da Legno Curvato, dedicato ai 200 anni dai primi tentativi di Michael Thonet di piegare il legno. Vi abbiamo proposto una serie di dettagli straordinari degli oggetti più significativi della produzione della Società Antonio Volpe. Un calendario da collezione che dovete avere nella vostra biblioteca in linea curva.
Buona lettura!
Alcuni di questi libri sono usciti di produzione e possono essere trovati sui mercatini dell’usato o sul web. Altri potete trovarli su Amazon (vi abbiamo messo il link) o, se volete, potete chiederli direttamente a noi. Su tutti non abbiamo diritti d’autore ma ci fa piacere poter essere di aiuto a chi è appassionato della storia del legno curvato.
E soprattutto vogliamo fare innamorare chi ancora non lo è, nella speranza che molti libri ancora verranno perché della bellezza non c’è mai fine. E il legno curvato, ne siamo certi, ha ancora molto da raccontare.
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