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Propositi, o meglio, speranze per il nuovo anno.
Ecco, di questi il mobile più esclusivo è sicuramente la vetrina di Koloman Moser.
E non è solo un tema di bellezza né tanto meno di forma. Anche se Koloman Moser è uno dei maggiori architetti/designer della Secessione, nonché padre della grafica moderna. La sua esclusività è nei dettagli.
Quelli che solo un’osservazione attenta e non frettolosa può regalarci. Perché a volte la perfezione è di questa terra e Koloman Moser ce l’ha regalata. Venite ora a scoprirlo insieme a me.
Design by Koloman Moser
Questo modello di vetrina è uno dei pochi oggetti in legno curvato a vapore di cui siamo sicuri della attribuzione a un designer/ artista. La troviamo per la prima volta all’Esposizione Invernale del 1901 a Vienna che si svolge tra la fine del 1901 e l’inizio del 1902.
In occasione della manifestazione, la Jacob & Josef Kohn prepara tre camere completamente arredate ma la vetrina non appare in nessuna delle fotografie conosciute.
Però nello stesso mese di Gennaio diverse riviste la segnalano come oggetto presente all’Esposizione di fine anno, indicando la firma di Koloman Moser.
Per quest’epoca la certezza dell’attribuzione è un fatto estremamente raro. Capitava soltanto per arredi o oggetti che vincevano un premio alle Esposizioni Internazionali o Universali, come nel caso della Medaglia d’Oro vinta dalla poltroncina n. 715 di Gustav Siegel, a Parigi 1900.
La vetrina n.1304 alla Esposizione delle Arti Applicate a Torino, 1902
Lo stand della Jacob & Josef Kohn a St. Louis nel 1904
Il successo è garantito
Le riviste iniziano a ritrarla nelle loro pagine: Kunst und Kunsthandwerk (disegno sul n. 1 del gennaio 1902) e su Deutsche Tapezierer Zeitung (foto sull’annata 20 del 1902, a pag 367).
Il mobile inizia quindi a essere esposto nelle maggiori mostre europee e mondiali. Prima in occasione della Esposizione delle Arti Applicate a Torino nel 1902, seguita dalla Esposizione Invernale a Vienna tra il 1903 e il 1904.
Poi ancora a Saint Louis nel 1904 e a Londra all’ Imperial Austrian Exhibition of Earl’s Court del 1906.
Nei cataloghi della Jacob & Josef Kohn appare per la prima volta nell’edizione del 1904 come modello n. 1304, e ci rimane per pochi anni. La troviamo ancora nel 1906 e in un’edizione italiana dedicata ai mobili da salotto, quindi vetrine e credenze, del 1908.
Non siamo a conoscenza di quanti arredi di questo tipo siano stati prodotti e se negli anni in cui non è stata introdotta nei cataloghi commerciali fosse realmente fuori produzione.
Non è stata ancora trovata documentazione storica che lo comprovi. Magari prima o poi riusciremo a saperne di più, noi ci speriamo.
Vi può capitare di vederla dal vivo solo in un Museo o in alcuni negozi o gallerie di antiquariato di altissima qualità. E credetemi, è una emozione fortissima.
La perfezione esiste (e Kolo Moser lo dimostra)
Sia le foto che le pubblicazioni non danno l’idea della bellezza e della perfezione d’insieme e dei particolari di questo mobile.
Una sensazione che è stata pari solo quando ho visto il Palazzo Stoclet a Bruxelles. Anche lì la stessa attenzione del progettista Josef Hoffmann si nota dal piccolo particolare fino alla completezza del progetto architettonico.
Nella vetrina di Kolo Moser i bottoni di ottone o le sfere che completano i montanti come appoggi a terra, la proporzione dei due contenitori, tutto è perfetto. Ancora una volta Moser dimostra una marcia in più rispetto ai suoi colleghi.
È probabile che anche altri oggetti di questo periodo siano ascrivibili al genio creativo di Koloman Moser. A Glasgow nel 1901 ad esempio viene esposto un orologio da terra con le stesse sfere della vetrina n.1304.
Nella camera da letto sempre dell’Esposizione Invernale del 1901/1902 ci sono ad esempio armadi e specchiere che riprendono lo stesso particolare. Ma di questi non abbiamo la stessa certezza che possiamo avere per la vetrina n. 1304: la vetrina di Koloman Moser.
Il mio sogno nel cassetto
A parte un modellino di questo oggetto comprato a Vienna tanti anni fa che mi sono regalato per un mio compleanno, non ho mai avuto la reale possibilità di comprare o di seguire la vendita di una vetrina n. 1304.
Un paio di anni fa ne venne messa in vendita online una in Francia a un prezzo ridicolo. Per poco non mi viene un infarto. Ma i miei tentativi, e quelli di Alessandro di contattare il venditore furono vani. Non ci rispose mai.
Ancora, in una visita al mercatino Naschmarkt di Vienna, che si tiene praticamente di fronte alla Casa della Secessione e al Cafè Museum, Manuela e io abbiamo avuto modo di parlare con un venditore ungherese.
Ci raccontò di due fratelli che avuta la vetrina in eredità, la tagliarono in due e uno si prese la parte superiore (che il commerciante ungherese comprò) e uno la parte inferiorere.
Avevo già sentito di eredi che si dividevano un gruppo di 6 sedie a 3 a 3 ma una divisione così assurda è veramente da guinness dei primati della stupidità. Supera persino il barbecue fatto con una sedia Kohn n.371 detta “Seven Balls” di Josef Hoffmann che si era rotta. Che Dio li perdoni.
E voi cosa ne pensate? Vale la pena di sognarla secondo voi? Vi aspettiamo nei commenti.
Mauro Volpato
6 Febbraio
Ne ho vista una in una casa a Venezia ma credo Che lei la conosca.
Se non la conosce mi contratti.
Giovanni Renzi
10 Febbraio
Si me ne hanno parlato anche altri nostri lettori ma non so dove si trovi. Mi faccia sapere
Angela Landoni
16 Novembre
Buonasera ho avuto in eredita’ una vetrinata con vetri e spallette curve che sul retro ha un’ etichetta Jacob&Josef Koen Wien…..potrebbe dirmi qualcosa? da chi la posso far valutare a Varese?
Grazie.
Manuela Lombardi Borgia
21 Novembre
Buongiorno Angela, scriva direttamene ad alessandro.scordo71@gmail.com allegando delle foto della sua vetrina. Potrà sicuramente fornirle le informazione che desidera.