La moda passa, lo stile resta (Coco Chanel)
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Se fossimo stati ai tempi di Thonet vi avremmo probabilmente suggerito anche delle riviste. Come la Wiener Mode ad esempio, la prima per rilevanza per il suo essere incredibilmente innovativa.
Una rivista che come dice il nome rappresenta e promuove moda, gusto e stili di vita della donna più alla moda d’Europa, la donna viennese.
Rivoluzionaria rispetto alle riviste dell’epoca volte a celebrare i viaggi dell’Imperatore, illustrare il museo degli antichi Egizi, consacrare qualche stantio scrittore del passato.
Moderna perché pone al centro la donna contemporanea. La donna borghese che cerca consigli per la casa ma anche per la vita di società, per lo sport e il tempo libero.
Una nuova veste grafica
A queste pagine completamente illustrate e agli inserti a poster dei numeri speciali hanno lavorato anche firme illustri come Hugo Steiner e Koloman Moser, icone della grafica Liberty e della Secessione.
La grafica è infatti decisamente nuova. Non più caratteri classici e impaginazioni rigorose dai colori cupi, benvenute le linee morbide, sciolte, colori vivaci e decori nello “stile nuovo”. Nuovi i caratteri, nuovi i cartigli, nuovo il modo di rappresentare la vita, veloce, dinamica ricca di opportunità.
La crescente agiatezza della classe medio borghese aumenta la partecipazione della donna alla vita sociale attraverso la frequentazione di teatri, club, circoli sportivi e alla moda.
Il nuovo imperativo non è più illustrare ma suggerire
Suggerire come vestire, come pettinarsi, come arredare e abbellire la propria casa ma anche come passare il tempo libero, con il gioco, lo sport e il fai da te.
Moda per tutte
Grandissima parte dunque è dedicata agli abiti e agli accessori d’abbigliamento anche in un’ottica del faidate. Numerosi gli articoli che illustrano come fare ricami e lavori all’uncinetto. Molte le schede di spiegazione e i cartamodelli per tagliare gli abiti.
Potremmo ancora realizzare un abito dal famoso vitino di vespa come se fossimo tornati indietro di cent’anni seguendo i tratteggi di queste vecchie veline.
Non più abiti e acconciature su donne manichino ma signore energiche e sorridenti, impegnate in pratiche sportive finalmente aperte anche al genere femminile o in scene di vita domestica e di società.
Moda, tendenze e nuovi stili di vita nella rivista Wiener Mode
Una vita dinamica
D’inverno sci e pattinaggio su ghiaccio. Tutto l’anno il tennis e la bicicletta. Negli articoli dunque il suggerimento, nella pubblicità dove trovare i pattini più belli, le racchette più prestanti, le biciclette più moderne.
Ovviamente oltre agli articoli, racconti, spartiti, cruciverba, rebus e pubblicità. Tanta pubblicità dagli articoli sportivi ai liquori, dagli oggetti per la casa alle tinture per capelli.
Tutto dalla grafica accattivante e promozionale con descrizioni dettagliate e indirizzi di riferimento.
La donna moderna sceglie lo stile Thonet
Stile Thonet sempre protagonista
Quattro pagine di pubblicità in ogni numero. Troveremo dunque anche Thonet direte? Assolutamente mai! La cosa risulterebbe assai strana se non fosse che a Thonet non serve la pubblicità perché Thonet è protagonista negli articoli.
Frequenti le rappresentazioni di spaccati di vita in cui un oggetto in faggio curvato accompagna e rassicura una signora alla moda.
Molto gettonati i dondoli che assieme a un libro e a un lume rappresentano il calore domestico, la raffinatezza della propria dimora. Una macchina per dondolarsi che esprime allo stesso tempo comfort e dinamismo, i tratti della modernità.
Thonet non è un prodotto da vendere ma è una presenza indispensabile al ben vivere, assolutamente irrinunciabile.
Superfluo cercare i clienti perché i clienti cercheranno Thonet. Significativo il fatto che in un numero del 1898 venga spiegato nei dettagli come realizzare una stola imbottita per la sedia a dondolo.
Il dondolo rappresentato? Un dondolo in faggio curvato modello n.4 ovviamente. Il più conosciuto dei dondoli Thonet, scontato averne uno.
E voi, avete mai pensato a un dondolo Thonet?
È stato il regalo di laurea della mia fidanzata. All’epoca non dava per scontato ci saremmo sposati, era sicura però che avrebbe dovuto dividermi con Thonet. E voi vi siete mai fatti cullare da un dondolo in faggio curvato?
Niente paura, non è proprio necessario sposarsi ma innamorarsi sì. E con la linea curva il colpo di fulmine è assicurato.
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